lunedì 31 marzo 2014

Delusioni

"Grasso è un presidente di garanzia ma credo anche che, essendo stato eletto nel Pd, debba accettarne le indicazioni": così Debora Serracchiani (della quale, per inciso, fino a ieri ho sempre e solo pensato bene) replicando al presidente del Senato che è giustamente preoccupato per la svolta autoritaria impressa da Matteo Renzi. La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia (a proposito: ma a forza di accumulare incarichi quando riesce a dedicarsi alla mia regione?), che è pure avvocato, finge di dimenticare che il presidente del Senato una volta votato non è più la proiezione del suo partito, ma rappresenta unicamente la camera d'appartenenza. Per inciso: occhio, che questi ennesimi improvvisatori della politica rischiano di provocare dei danni irreparabili a quella Carta che i nostri padri costituenti nel secondo dopo guerra hanno saputo elaborare con grande lungimiranza e amore per la democrazia.

sabato 29 marzo 2014

Fiumi di cazzate

Quando parlava dei quindici minuti di celebrità che non si negano a nessuno era notoriamente ai Jalisse che Andy Warhol si riferiva, anche se - crepando dieci anni prima (che lo abbia fatto apposta?) - aveva perlomeno avuto la fortuna di evitarli. Nel 1997 gli sconosciuti Jalisse salgono sul palco di San Remo e a sorpresa vincono il festival con una canzone-plagio di "Listen to your heart" dei Roxette, magari attendendosi una vera e propria carriera musicale e invece diventando loro malgrado sinonimo di meteora. Gruppo da una botta e via, ha deciso di ritentare oggi la sorte, in considerazione del fatto che se nei cartelloni dei teatri spicca il manifesto di "Rita Pavone is back!" e addirittura tornano i micidiali Vianella, allora una seconda chance il pubblico non la negherà nemmeno a loro. E fa pure scalpore la notizia che la cantante Alessandra Drusian abbia tentato l'avventura del talent "The voice" e sia stata addirittura scartata: nessuno dei quattro giudici l'ha riconosciuta! La Carrà s'è scusata, Pelù ha parlato di "figura di merda" e io ci aggiungerei un chissenefrega se non fosse che il mio intento non è quello di parlare di uno stupido programma televisivo, ma di quanto danneggino la musica i format come "The voice". Perché oggi come oggi gli unici a vendere qualche disco e a ottenere le scritture per qualche data in giro per locali sono proprio i vincitori dei talent, interpreti - comunque mediocri se paragonati a quelli americani o di analoghe produzioni anche europee - che nulla portano alla musica e anzi le sottraggono. Con il metro della "bella voce" non avremmo avuto Bob Dylan, non avremmo avuto Neil Young (tanto per citare i primi due che mi vengono in mente), non avremmo avuto la stragrande maggioranza degli artisti che del pop-rock hanno fatto la storia. I talent non aiutano la musica: la uccidono.

venerdì 28 marzo 2014

Ehi, mamma, guardami!! Sono con Obama!

E' quando i nostri politici s'incontrano con i colleghi stranieri che balza all'occhio l'inadeguatezza dei primi. Cioè, finché mettiamo Renzi vicino a Brunetta o Scajola o Salvini nulla ci appare strano, lo standard è quello caricaturale, anche se non ci fa ridere. Quando come ieri vedi Renzi nella stessa inquadratura di Obama, allora - anche se magari lo hai negato a te stesso mille e mille volte - t'accorgi di quanto superiore sia l'"altro", quello venuto da fuori, già nella maniera di porsi. Che poi credo se ne rendesse conto pure Renzi, dato che durante la conferenza stampa si agitava come un fanciullo pur di farsi notare.

mercoledì 26 marzo 2014

Gay pride

Non sopporto l'ipocrisia della parola. Un handicappato rimane tale anche se lo chiami diversamente abile. Lo spazzino anche da operatore ecologico rimane spazzino e non c'è proprio nulla di cui vergognarsi. Però ci sono delle eccezioni: pensiamo al salto di qualità che hanno compiuto gli omosessuali da quando nel lessico comune hanno attraversato il metaforico guado e da finocchi o froci - terminologie che esprimono aperto disprezzo - sono "diventati" gay. Ciò lo si deve soprattutto alla televisione, che li ha trasformati da casi umani in portabandiera del gusto: perché il gay ora è quello che si veste meglio, mangia meglio, frequenta i posti migliori. E quale donna non vorrebbe avere un amico gay, magari per "convertirlo"? Per quanto mi riguarda non ho mai avuto problemi: quando conosco una persona il dato etero/gay non m'interessa affatto. Preferisco però che si eviti l'ostentazione, perché quella sì, non la sopporto (ma non mi piace nemmeno vedere due fidanzatini etero che si slinguazzano senza ritegno per strada...).

venerdì 21 marzo 2014

Italici misteri

La solita storia. I biglietti per il concerto più atteso dell'anno (secolo?) vengono messi al mattino in vendita su internet e sui call center, ma chi vorrebbe acquistarli, nonostante gli sforzi, non ci riesce. Dopo qualche ora si apprende che sono andati esauriti, mentre su altri siti appaiono miracolosamente e a prezzi raddoppiati. Com'è possibile?, ci si domanderà. Ma solo se si è nati ieri, o al massimo ieri l'altro.

giovedì 20 marzo 2014

Perché non Dudù?

Serve un Berlusconi per sostituire l'altro, quello originale. E allora perché non Marina, o Barbara, o Piersilvio. Perché non Dudù?!

mercoledì 19 marzo 2014

Si riparla di Lost

Reunion degli autori e degli interpreti di Lost, a un festival losangelino. A quattro anni dalla puntata conclusiva del serial i punti oscuri rimangono numerosi. Così uno degli sceneggiatori: "Lost era uno show incentrato su un gruppo di persone finito in un'isola nel bel mezzo del nulla. Metaforicamente, però, erano persi nelle loro vite e alla ricerca di uno scopo, di una redenzione. Il finale doveva per forza essere spirituale. Quindi l'isola non era il purgatorio, o l'inferno, come alcuni pensavano". Per quanto mi riguarda, devo ammettere che dopo questa "spiegazione", ci ho capito - se possibile - ancora meno di prima. :-))

sabato 15 marzo 2014

Bipedi su quattro ruote

La sedentarietà, il poco movimento, uccidono non di meno dello stress o dei cibi spazzatura. Eppure, più me ne vado in giro e più salta all'occhio che tante persone, se potessero, non scenderebbero mai dall'automobile. Piuttosto che percorrere qualche decina di metri a piedi si parcheggia nei posti riservati agli handicappati, oppure in doppia fila, oppure nelle viuzze di accesso alle abitazioni private, perché "tanto ci metto un attimo e sono subito fuori". E al poveretto che ritorna a casa o vorrebbe immettersi nella strada principale, non rimane che pigiare sul clacson e rovinarsi il fegato. Proprio oggi ho assistito a una scena emblematica della deriva che ha preso la cosiddetta società civile e moderna: all'esterno dell'Eurospar c'era una signora che pur di evitare - lo giuro! - non più di cinque metri a piedi (ma forse erano addirittura la metà) per raggiungere l'entrata, attendeva all'uscita qualcuno che avesse già fatto la spesa, così le porte a scorrimento si sarebbero spalancate e lei ne avrebbe approfittato (come peraltro ha fatto) per entrare da lì! L'ho addirittura sentita lamentarsi perché il cliente in questione se la stava - a suo dire - prendendo un po' comoda...

venerdì 14 marzo 2014

Arrivano gli Stones!

Non è ancora ufficiale,ma quasi: contrariamente a quanto era trapelato nei giorni scorsi, le pietre rotolanti verranno sì a Roma, ma non in luglio bensì il 22 giugno, e non all'Ippodromo delle Capannelle, ma al Circo Massimo (la location era stata peraltro indicata dallo stesso promoter in un'intervista di qualche tempo fa).

mercoledì 12 marzo 2014

Pallone sgonfiato

Ieri sul campo Balotelli ci stava solo per contratto, nel disinteresse più totale. Io faccio il paragone con Rooney, che a vent'anni aveva una testa matta come pochi altri e che oggi - dopo la lunga cura Ferguson - è diventato una bandiera e un esempio. Lo fanno correre a recuperare palloni in mezzo al campo? Lui esegue senza fiatare. Questo è il campione! Altro che i Balotelli in attesa per novanta minuti del pallone buono (nel senso di COME LO VUOLE LUI) per dimostrare a tutti di essere un fenomeno. Troppo facile, con il culo degli altri!

lunedì 10 marzo 2014

Pubblicità ingannevoli

C'è la pubblicità di un tizio, che entra in un locale malfamato dove dei brutti ceffi lo costringono a masticare del chewingum per il bene dei suoi denti. Un'assurdità, perché l'unico modo per tenere puliti i denti è spazzolarli. Poi c'è Laura Chiatti che in un altro spot presenta la sua "acqua di bellezza". In un altro spot ancora, la Marcuzzi pubblicizza le virtù benefiche di uno yogurt "prodigioso". In piccolo - quasi non si vede nemmeno - una scritta in sovrimpressione ci avverte che per ottenere davvero i risultati desiderati occorre accompagnare alla degustazione del prodotto industriale una vita salubre. Verrebbe da ridere, di fronte a messaggi così palesemente artificiosi e infondati. Eppure - anche nell'epoca di internet - la gente comune ci crede lo stesso. Meglio così, piuttosto che rassegnarsi a essere brutti e grassi.

sabato 8 marzo 2014

Dieci piccoli indiani

Ufficialmente si dimettono perché in dissenso con i metodi autoritari del duce Grillo, ma sotto sotto sono pronto a scommettere che il motivo per cui alla fine, dei senatori e deputati pentastellati, non ne rimarrà manco uno, sono i maledettissimi soldi. Lo dicevo già all'inizio, quando l'opinione pubblica (ingenui) commentava "che bravi, rinunciano a gran parte del loro stipendio da parlamentari": aspettate, aspettate, lasciate che questi miracolati comincino a prendere gusto e vedrete che i 4mila euro non gli basteranno più. Siamo umani, solo umani - come in quella canzone dei Litfiba. E l'occasione fa l'uomo avido.

giovedì 6 marzo 2014

Arridatece Lombroso

Verrebbe quasi da rivalutare Lombroso, se non fosse che le sue teorie sono state da tempo sconfessate. Non sto qui a spiegarvi chi sia (anzi, chi era): vi rimando a wikipedia. Ma vi chiedo invece di guardare le immagini di Grillo, Renzi e Berlusconi, le tre personalità politiche oggi predominanti nel nostro povero belpaese galbani. Guardateli bene: il primo è un comico, dunque fa ridere; il secondo è un ometto ridicolo; il terzo ha invece compiuto un passettino più avanti ed è diventato un omino patetico (mi vergognerei io che ho quarant'anni ad avere per fidanzata una di venti, ma di certo non se ne vergogna il sig. bunga bunga, che di anni ne ha quasi 78!). Proprio così: il nostro destino è nelle mani di personaggi ridicoli, per certi versi grotteschi (se non lo erano le cene eleganti di Arcore non saprei proprio cos'altro), accomunati dalla loro inadeguatezza.

Rolling Stones a Roma?

Salgono le quotazioni di Roma per quanto riguarda l'unico (e - presumibilmente - ultimo) concerto italiano dei Rolling Stones. Ci sarebbe pure già una data, ovverosia quella del 5 luglio, nell'ambito di Rock In Roma, dunque all'Ippodromo delle Capannelle. Preferivo Lucca, ma si può comunque fare. Rimango in attesa di una conferma ufficiale.

mercoledì 5 marzo 2014

The Big Bang Theory

Quando ero piccolo c'erano Furia e Goldrake. Poi con l'adolescenza sono arrivati Happy Days e i Jefferson. Sono cresciuto ancora ed ecco Friends, E.R., Scrubs, i Simpson, Lost. E oggi? Oggi ci sono loro!

martedì 4 marzo 2014

Il business che non conosce crisi

Le cifre mi sembrano - come al solito - campate in aria. Si parla di un giro di 70mila prostitute per un totale di 9 milioni di clienti. Mi sembra uno sproposito, specie in questi tempi internettiani, in cui credo (no, non ho toccato con mano) in certi siti si trovano donne da una botta e via aggratis senza tanti problemi. Capisco che l'umanità sia ancora (purtroppo) a uno stadio molto basso dell'evoluzione, ma davvero non riesco a comprendere quale piacere si possa provare nel pagare una donna per farci del sesso. E badate che non lo fanno solo i bruttoni senza speranza, ma anche i belli, anche le persone di successo come i manager, o gli attori o gli sportivi milionari. O i manager degli attori e degli sportivi milionari. Davvero la cosa che più conta nella vita del maschio è - perdonatemi la franchezza - infilarlo da qualche parte per l'amordiddio, almeno finché mi funziona? Che poi quello del sesso - a giudicare anche dai discorsi degli anziani - è un chiodo fisso che non viene meno neppure al raggiungimento di una certa età. Da quando poi hanno inventato il viagra! Per quanto mi riguarda, datemi anche dell'inguaribile romanticone (e non lo sono affatto, anzi), però ritengo che la parte migliore del rapporto uomo-donna sia proprio quello che viene prima del sesso: il colpo di fulmine, l'attrazione ricambiata, la reciproca conoscenza.