giovedì 29 gennaio 2015

La parola al popolo

Ho appena sentito Giorgia Meloni dire che dovrebbero essere direttamente i cittadini a scegliere il loro Presidente della Repubblica. Anch'io non aspetto che di vedere i miei connazionali votare per Giancarlo Magalli, Vittorio Feltri, Maria De Filippi o Ridge di "Beautiful"!

martedì 27 gennaio 2015

BEST OF 2014

Stavo ragionando su un'introduzione all'altezza, ma poi ho pensato che non gliene frega niente a nessuno e allora vado subito con il mio meglio del 2014. DISCO: "Per tutti", di Riccardo Sinigallia, un capolavoro del nuovo cantautorato all'italiana, Battisti-Mogol in un solo artista dalla sensibilità fuori dal comune. FILM: "Interstellar" s'impone in un'annata straordinariamente ricca di grandi pellicole (e forse non ho ancora visto la migliore di tutte, cioè "Boyhood"). CONCERTO: in un anno in cui mi sono levato parecchie soddisfazioni (Nine Inch Nails, Suzanne Vega, lo stesso Sinigallia) spicca il live triestino dei Pearl Jam. SERIE TV: vince "True Detective", per i suoi due protagonisti, per la sceneggiatura, per l'ambientazione, la suspense (l'epilogo è degno del "Silenzio degli innocenti". SIT COM: "New Girl", ma solo perché Sky mi sta facendo impazzire con le repliche di "Bing Bang Theory", puntate che ormai conosco praticamente a memoria. EVENTO SPORTIVO: beh, la Germania che spiana i carioca in casa loro non ha davvero rivali. PERIODICO: "Film Tv" (e il suo prezioso Annuario). LIBRO: "Il volo della Cicogna" di Carlo Alberto Sindici (scusate...).

venerdì 16 gennaio 2015

Bentornate

Noto da tempo che dalle pagine digitali del web vengono scaricati odio e rancore su queste due ragazze che se (SE) hanno sbagliato, di sicuro hanno pagato a caro prezzo il loro errore. Cinque mesi all'inferno bastano e avanzano. Ma no, "Dovevano rimanere là", sentenziano i più buoni, ovviamente standosene al calduccio nelle loro case, davanti al monitor del computer e magari tra una pausa da un pornazzo all'altro. Sui commenti cattivi (ma davvero cattivi) preferisco sorvolare. Io credo che l'umanità progredisca quando si mette in gioco, sfidando le avversità, l'ignoto. Penso a Marco Polo o a Cristoforo Colombo (al netto delle atrocità che verranno poi commesse dagli europei nel Nuovo Mondo). O al protagonista di Interstellar... Comunque sia - e senza entrare in una vicenda che come tutti quelli che pontificano conosco in realtà molto poco - rimane il fatto che tutto sia finito bene e non m'interessa se il governo ha pagato o meno per la loro liberazione, di sicuro sono soldi meglio spesi di quelli che servono - cito a titolo di esempio - a finanziare le nostre missioni militari all'estero (che comunque ci vengono imposte dall'appartenenza dell'Italia alla Nato). Eppure Greta e Vanessa stanno sulle palle e mi domando quanti avrebbero preferito vederle decapitate in qualche filmato su YouTube (sempre tra un pornazzo e l'altro...). Davvero non comprendo tutto questo astio. Però ricordo una vecchia puntata di una trasmissione televisiva in cui dei vegetariani venivano attaccati dal pubblico per le loro convinzioni e mi rendo conto che chi non accetta di omologarsi alla massa e magari ci mostra che un mondo migliore è possibile (non nutrirsi di animali fa bene innanzitutto alla nostra salute, oltre che a quella del pianeta in cui viviamo) è spesso e volentieri visto come un nemico da demolire, con lo scherno, ma anche fisicamente. E' dura abbattere i pregiudizi, l'omologazione. In questi giorni - a parole - siamo tutti Charlie. Ma papa Bergoglio proprio oggi ha sottolineato che chi deride le religioni merita di subirne le dure conseguenze. Come a dire: godetevi i vostri pornazzi su internet (che sono una forma di controllo/rincoglionimento delle masse non diversamente dalle religioni), ma che nessuno si permetta di farci notare quanto sia ridicolo credere ai giardini dell'Eden e ai serpenti parlanti.

sabato 10 gennaio 2015

L'assassino è in mezzo a noi... brrr

Credo che Matteo Salvini sarebbe più credibile se mettesse in guardia contro i pericoli dei grassi saturi: in fondo, salame e pancetta - statistiche alla mano - fanno molte, ma molte, ma molte più vittime del cosiddetto terrorismo islamico. :-))

mercoledì 7 gennaio 2015

Istinto del parassita

Leggo i primi due titoli su Repubblica.it: Milano, il centrodestra: "Il Comune blocchi la moschea, troppi rischi". Maroni: l'Ue sospenda Schenghen. Italici avvoltoi al lavoro, speculando sul massacro di Parigi. Se poi leggi i commenti degli illuminati lettori (e non voglio nemmeno immaginare come l'abbiano presa quelli del ciarpame giornalistico che fa capo a Il Giornale e Libero) ci trovi tutto quello che ti aspetteresti da persone incarognite, incapaci di elaborare un pensiero loro che non sia (nella migliore delle ipotesi) prevedibilmente razzista o di rifiuto aprioristico dell'altro, oppure (nella peggiore delle ipotesi) alimentato da quel fascismo di (non) ritorno che ha sempre covato sotto le ceneri di una finta normalità e che con l'avvento dei social sta emergendo in tutta la sua becera ancorché allarmante consistenza. Non c'è volontà di capire, in chi approfitta di un dramma come quello vissuto in queste ore dai molto più tolleranti - ma non per questo babbei - francesi. C'è solo tanto odio, rovesciato contro quei poveri cristi che scappano dalle guerre e dalla miseria e che con la strage parigina non c'entrano proprio niente. Certo che la violenza va sempre disapprovata e che quei vigliacchi che hanno trucidato dei poveri giornalisti indifesi non meritano altro che le fiamme dell'inferno (se esistesse davvero ci sarebbe da divertirsi), ma a reagire affondando i barconi in mare non si raggiungerebbe alcuno scopo e nemmeno andando a pisciare (Borghezio docet) sui luoghi dove i musulmani per bene (esistono, esistono e, sapeste, sono addirittura in maggioranza) vorrebbero costruire i propri luoghi di culto.