martedì 23 agosto 2011

Retrospettiva


Questo è un mio post di 3 anni fa, quando ancora m'impegnavo a scriverli. E li scrivevo tutti i giorni, cascasse il mondo. La crisi non c'era, ma io già lo sapevo e con me tutti coloro che volevano saperlo e che dunque leggevano gli scritti degli economisti non compromessi con Lehman Bros. et similia.
Buona (ri)lettura

giovedì, 08 maggio 2008
Sul ponte del Titanic (part 2)


Ho visto che la gente spende sempre meno in generi alimentari. In compenso continua ad indebitarsi per acquistare casa, per cambiare macchina, per partire in ferie. Sono gli stessi che poi dichiarano disperati di non riuscire ad arrivare alla fine del mese. Emblematico il caso di una coppia di bidelli napoletani, che hanno comperato la casa dei loro sogni, ma prendendo poco più di duemila euro in due al mese e dovendone pagare milleottocento per il mutuo, piangevano miseria davanti al giornalista che li intervistava. Stupidi loro, ovviamente. Però questo caso estremo di imbecillità umana la dice lunga sulla sconsideratezza dei tempi attuali. C’era un tempo in cui i nostri nonni lavoravano un'intera vita, spesso all’estero, pur di riuscire a costruirsi una casa che sarebbero riusciti a godersi solo pochi anni, quelli della pensione. Oggi, invece, vogliamo tutto e subito, avendo peraltro davanti agli occhi i modelli che (in particolare) la televisione ci ha imposto e ci impone quotidianamente. Non possiamo neppure pensare di rinunciarci. No, nessun sacrificio è accettabile in questa società miope che continua a ballare sul ponte del Titanic ma è destinata ad affondare con esso. Tutti a credere che il benessere non cesserà mai, come l’attesa di K. nel castello di Kafka. Quando la nostra società ottusamente consumistica verrà infine travolta, saranno calde lacrime, ma – cari miei – chi è causa del suo mal pianga sé stesso.

mercoledì 10 agosto 2011

Subsonica























In bilico fino all'ultimo tra Subsonica (ingresso 20 euro ma suonavano a pochi chilometri da me) e Lords of Altamont (ingresso libero, ma viaggio più lungo e temevo saltassero per la pioggia) alla fine ho scelto i primi. Premesso che di loro non ho nemmeno un disco e che non sono riusciti a farmi venire la voglia di acquistarne almeno uno, devo dire che il concerto (di oltre due ore) non mi è dispiaciuto. Che l'elettropop danzereccio renda bene dal vivo lo sapevo già; loro sono bravi anche se forse un po' ripetitivi (vizio comunque riscontrabile pure tra i grandi della musica, per cui perdonabile); molto belli gli effetti luminosi, forse la cosa migliore dello spettacolo. Stasera ci sarebbero i Verdena (aggratis): che faccio, ci vado?

mercoledì 3 agosto 2011

Afterhours!


E chi se l'aspettava un concerto così? Nemmeno lo stesso Agnelli, credo, lui per primo a tal punto sorpreso da concedere addirittura la terza uscita per bis. Che il live di ieri a Spilimbergo promettesse bene lo avevo sospettato però già al primo pezzo, vista l'irruenza del frontman, del ritrovato Iriondo e di tutti gli altri della band. Una furia assolutamente punk ed è proprio questa la parola chiave: punk. A partire dalla scaletta, che ha privilegiato pezzi "mossi" a discapito delle atmosfere tutto sommato "rilassate" (occhio alle virgolette, perché non è di Simon & Garfunkel che sto scrivendo) che di certo non mancavano invece negli ultimi tour. Questa volta anche le "ballads", anche i brani sulla carta più tranquilli erano al contrario pervasi di tensione ed elettricità, a conferma che i nostri volevano ritrovare lo spirito selvaggio delle origini e ci sono riusciti, caspita se ci sono riusciti. Difficile che possano fare di meglio in futuro. Ma da quella che ritengo la miglior rock band italiana da un po' di anni in qua, mi aspetto (e spero) di essere sempre smentito. Lunga vita ai re!

martedì 2 agosto 2011

2012


Non credo alla profezia dei Maya. Non credo alle profezie in genere. Ma che il mondo come lo conosciamo stia per finire, beh, non occorre chiamarsi Nostradamus per capirlo.