sabato 26 settembre 2015

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giovedì 3 settembre 2015

La macchina dell'odio

Ma tutti quelli che ripetono in automatico la storiella del dieci per cento davvero non si sentono almeno un poco ridicoli? Perché i pupazzari che gliel'hanno messa in testa (i giornali reazionari del secondo Ventennio e i soliti politicanti senza scrupoli a caccia di voti xenofobi) sapendo con chi avevano a che fare (cioè gli stessi tordi che condividono in automatico le bufale su Facebook) non si sono nemmeno sforzati di inventarne una un tantinello più credibile: che so, il quindici per cento... Insomma, ci hanno ripetuto per mesi che "solo" il dieci per cento di coloro che arrivano sui barconi scappano realmente dalla guerra (come se la prospettiva di morire di fame fosse invece Disneyland), ma era chiaro che la macchina dell'odio non avrebbe risparmiato neppure quella minoranza. E, infatti, ancora i pupazzari di cui sopra hanno escogitato la madre di tutte le bufale e cioè che chi scappa dalla Siria (di questi tempi si parla solo della Siria, come se quello fosse l'unico focolaio) lo fa abbandonando al loro destino donne, vecchi e soprattutto bambini invece di rimanere a difenderli. Li definiscono codardi. Una panzana colossale, giacché basta guardare un servizio sui telegiornali seri (ce ne sono ancora, ad esempio Rainews 24) per verificare con i propri occhi che a fuggire sono interi nuclei familiari, quando non si tratta di più famiglie che all'insegna dell'unione fa la forza condividono un viaggio così pericoloso. Codardi... Da che pulpito. Da quello dell'occidentale obeso, che al massimo deve lottare per il parcheggio. "Ma i nostri nonni hanno combattuto contro i crucchi", insistono i soliti razzisti in vena di auto assoluzione. Come se a rispondere sul campo all'avanzata dell'Isis non ci fossero in effetti migliaia di combattenti, pronti a sacrificare la loro vita. Codardi... Perché, voi al loro posto sareste rimasti, oppure - potendo farlo (va detto che chi rimane spesso non ha alternative, cioè non ha soldi) - non sareste fuggiti pure voi? Tutti eroi... con il culo degli altri. (E stasera ci si vede al bar per il solito mojito) Che poi se non altro i nostri nonni (quelli che effettivamente hanno combattuto l'invasore nonché ex alleato tedesco) perlomeno lo sapevano chi era il loro nemico. Ma se io, poniamo, sono siriano e mi stanno sul culo sia il dittatore Assad e sia lo stato islamico,che dovrei fare? Mentre scrivo gira in rete il video del ragazzino siriano che in pratica dice a noi gaudenti occidentali "Se non volete che veniamo qui da voi fermate la guerra che c'è da noi". E i soliti razzisti a commentare "Beh, la guerra è vostra, pensateci voi", confermando ancora una volta che chi vuole odiare odierà comunque, a dispetto di ogni logica (Esopo docet). La loro guerra, infatti, come tutte le guerre civili che scoppiano in quel tormentato continente da decenni, è stata provocata e alimentata dagli stessi stati occidentali per i loro porci interessi. Vi ricordate quando i media esaltavano la cosiddetta Primavera araba, spiegandoci che facendo cadere i Saddam Hussein e i Gheddafi anche in quei paesi sarebbe arrivata magicamente la democrazia? Quanti soldi sono stati spesi all'epoca per finanziare i movimenti rivoluzionari? Quante armi sono state inviate? Al posto della democrazia è arrivata l'Isis (ooops!) e adesso che il danno è fatto noi occidentali vorremmo fare finta di niente, come i bambini quando combinano una marachella. ("Non sono stato io!", Bart Simpson)

martedì 1 settembre 2015

MARTIAL

Io spero davvero che questo Carneade del calcio 2.0 diventi presto il nuovo Ronaldo (non necessariamente Cristiano), ma sino a quel giorno gli ottanta (OTTANTA) milioni di euro sborsati per il suo cartellino dal Man Utd continueranno ad apparirmi pura, purissima follia.