lunedì 10 marzo 2014

Pubblicità ingannevoli

C'è la pubblicità di un tizio, che entra in un locale malfamato dove dei brutti ceffi lo costringono a masticare del chewingum per il bene dei suoi denti. Un'assurdità, perché l'unico modo per tenere puliti i denti è spazzolarli. Poi c'è Laura Chiatti che in un altro spot presenta la sua "acqua di bellezza". In un altro spot ancora, la Marcuzzi pubblicizza le virtù benefiche di uno yogurt "prodigioso". In piccolo - quasi non si vede nemmeno - una scritta in sovrimpressione ci avverte che per ottenere davvero i risultati desiderati occorre accompagnare alla degustazione del prodotto industriale una vita salubre. Verrebbe da ridere, di fronte a messaggi così palesemente artificiosi e infondati. Eppure - anche nell'epoca di internet - la gente comune ci crede lo stesso. Meglio così, piuttosto che rassegnarsi a essere brutti e grassi.

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