venerdì 20 febbraio 2015

Veni, distrussi, me ne andai

Solito coro di quelli che dicono: "Questi non sono tifosi. Non c'entrano niente col calcio". E allora io mi domando (ancora una volta): ma le centinaia di debosciati che hanno distrutto il centro di Roma erano mica turisti oppure islamici arrivati il giorno prima col barcone? A me risulta invece che fossero ultrà (si scrive così: non ultras) del Feyenoord, squadra di calcio della civilissima Olanda e che questo genere di eventi tenda a ripetersi sempre e soltanto in occasione delle competizioni calcistiche. Per dire: mai sentito di tafferugli ai concerti di Bolle (e in quel caso me li immagino tutti quanti a commentare "Sì, okay, ma questi balordi non hanno nulla a che fare con il balletto!").

mercoledì 18 febbraio 2015

Povera patria

Scenette di vita quotidiana. Sto attraversando sulle strisce pedonali: passa la prima auto e non si ferma; la seconda... idem; la terza, figurarsi. Questa volta invece sto rientrando a casa e devo immettermi nel vialetto d'accesso. Avrei pure fretta ma il vialetto è occupato da un'automobile lasciata in sosta vietata perché il proprietario doveva andare al bar e non aveva alcuna intenzione di percorrere un metro (un metro!) in più. Un'altra volta mi si rompe il rubinetto della vasca. Chiamo l'idraulico a sostituirmelo: lavora, forse, dieci minuti, dopo di che mi chiede 140 euro senza fattura (naturalmente!). Noi italiani ce la prendiamo sempre con i nostri politici, ma siamo noi il vero problema. L'inciviltà dei più. Il non rispetto delle regole. L'hanno capito benissimo anche certi nostri politici, che difatti se la prendono con Equitalia invece che con chi evade il fisco (un bacino di voti molto, molto ampio, a differenza di quello di Equitalia). Riusciremo mai a cambiare? Non credo proprio. E questo ci trascinerà a fondo.

lunedì 9 febbraio 2015

Diamo un calcio a (quelli come) Antonio Conte

Antonio Conte indagato per frode sportiva: chi l'avrebbe mai detto? ;-) Se il calcio in Italia non decide di darsi una bella ripulita non se ne esce, ma per quanto mi riguarda non è un problema dato che seguo da tempo la Premier League. E poi scegliendo uno come il razzista conclamato Tavecchio (che in tempi di spending review ha fatto scucire più di 100mila euro alla Figc per le copie del suo prescindibilissimo libro) gli italici dirigenti hanno dimostrato coi fatti con chi stanno. Altro che credibilità del nostro calcio! Ora mi aspetterei le dimissioni da parte del ct della nazionale, però temo che l'aver addomesticato i risultati delle partite in un sistema mafioso come il nostro più che motivo di biasimo sia nota di merito.