martedì 31 dicembre 2013

Un altro anno da buttare?

Abbiamo perso - tra gli altri - Lou Reed e basterebbe questo dato di fatto ad archiviare il 2013 come un anno da buttare. Per quanto mi riguarda è stato invece l'ennesimo anno di transizione verso un qualcosa che ancora non riesco a intravedere, forse il migliore dacchè sono entrato negli "anta" (ed era il 2007), ma comunque non facile, specie da settembre in poi (con tanto di trasloco, l'ennesimo...). Ho lanciato un giornale di basket, sto ancora attendendo una proposta seria per il mio ultimo romanzo (temo però di avere toccato dei temi un po' troppo delicati, nella terra che ospita il Vaticano), a marzo uscirà invece un libro sugli anni della lotta dei gemonesi per la difesa del loro amato ospedale. Per il mese di giugno ho già in mano i biglietti per Nine Inch Nails a Bologna e Pearl Jam a Trieste. Insomma, le avvisaglie di un 2014 perlomeno "interessante" ci sarebbero; speriamo solo che non vengano brutalmente contraddette dai fatti (la crisi continua a mordere). BUON ANNO A TUTTI.

martedì 17 dicembre 2013

Vade retro... populista!

E' nei periodi di crisi come questo che il populismo deve farci ancora più paura. Perché si alimenta delle nostre insoddisfazioni, più o meno legittime che esse siano (e va da sé che di ragioni per incazzarsi la gente di questi tempi ne abbia davvero tante). Non esiste un populismo "buono", anche se in molti ci cadono dritti dentro perché è più facile dare ragione a chi grida più forte e solletica la nostra pancia, piuttosto che a chi ci spinge invece a ragionare e ad agire seguendo semplicemente la testa. Dal populismo si approda di solito alla xenofobia e al razzismo, alle guerre fra poveri (morte all'extracomunitario che viene a rubarci il lavoro!). C'è sempre qualche burattinaio che ne approfitta biecamente per i propri personali interessi politici. Le derive del populismo le abbiamo conosciute in varie forme lo scorso secolo: si chiamano nazismo, fascismo...

lunedì 9 dicembre 2013

Largo ai giovani

Non sono andato a votare alle primarie del Pd, ma sono contento che lo abbiano fatto oltre due milioni e mezzo di persone. Significa che la politica, nonostante tutto (e in quel "tutto" la puzza risulta spesso insopportabile), è ancora in grado di coinvolgere i miei connazionali. O perlomeno quelli che votano Partito Democratico, l'unico - lo si accetti oppure no - che ancora riesce a raggiungere certi numeri partecipativi. Tutti gli altri, ivi compreso Grillo, non sono in grado. Dite: ma ti piace Renzi? La mia risposta non può che essere negativa. No, non mi piace. Sono arci-stufo degli imbonitori, ma è altrettanto evidente che molti altri non la pensano allo stesso modo. E allora avanti con il sindaco di Firenze, ennesima promessa di cambiamento (in meglio: ovvio) in un paese ormai allo sbando. Sono abbastanza sicuro che fra qualche anno la gente si sarà stancata pure di lui, però una nota positiva comunque la colgo, soprattutto guardando alla squadra che s'è scelto (a parte che ci sta dentro la iper raccomandata - da Veltroni - Madia): è il segnale di rinnovamento. Largo ai giovani, insomma. Se Renzi riuscirà a mandare in pensione il politicume ammuffito (D'Alema in primis, ma la lista sarebbe lunghissima), almeno una cosa utile l'avrà fatta.

sabato 7 dicembre 2013

La deriva populista

In un'Italia in cui la campagna elettorale dura 365 giorni all'anno - 366 se trattasi di bisesto - e in cui hanno successo sempre e solo i populisti, la deriva di Beppe Grillo mi meraviglia, ma solo un pochino. E così come non mi aveva mai incantato Berlusca, allo stesso modo potrò dire un giorno di non avere mai votato l'ex comico perché lo avevo già capito in anticipo. Le ultime sue uscite (del tipo: segnalatemi i giornalisti "nemici", oppure blocchiamo all'ingresso i parlamentari "abusivi") esplicitano però al di là di qualsiasi ragionevole dubbio, che dal populismo si procede a passo spedito verso una nuova sorta di fascismo. Tra il "me ne frego" e il "vaffanculo" la distanza non è poi molta.

mercoledì 4 dicembre 2013

Trailer televisivi

"Quello che non divide, unisce per sempre"... (frase di lancio del telefilm Beauty and the Beast in onda questa sera su Sky Fox) Che stronzata.