lunedì 30 novembre 2009

La faccia come il culo (leghista)
















I leghisti - gli stessi che con i principi cristiani ci si puliscono quotidianamente il culo - propongono ora d'inserire la croce nella bandiera italiana. Non la sentite pure voi una forte puzza di merda?

venerdì 27 novembre 2009

Marrazzo


Marrazzo chiede scusa al Papa e io mi domando perché: per non averlo invitato ai festini?

giovedì 26 novembre 2009

L'ineffabile La Russa


Il ministro La Russa è quel gran simpaticone che ad un connazionale che lo contestava a New York ha dato del pedofilo. Il ministro La Russa è quello che quando apre bocca in televisione ci fa vergognare di essere italiani. il ministro La Russa è quello che... Leggete questa lettera e giudicate voi.





"Se La Russa mi augura il cancro"

Salve,
sono un ragazzo di 31 anni che da due anni lavora e vive a Barcellona.

Premetto che purtroppo non abbiamo filmati ne' una documentazione audio circa l'accaduto, perciò posso solo limitarmi a raccontarlo.

Erano circa le 17 di martedì: io e i miei colleghi di lavoro ci godevamo gli ultimi minuti di pausa prima di tornare al lavoro. Improvvisamente qualcuno riconosce una nota fisionomia, la figura di un signore seduto al tavolino di un bar di Plaza Catalunya...

"E' La Russa!"

E che cosa faceva il nostro ministro li', a pochi metri a godersi la mite temperatura catalana?

Ma, chiaro, era venuto a vedere la "sua" Inter, impegnata nella partita di Champions contro il Barcellona (solo un'ipotesi, inizialmente, poi praticamente confermata da lui stesso).

Bene, per farla breve, qualcuno di noi non ha resistito, vista la ghiotta occasione, e si è così avvicinato al Sor Ignazio...

Questa la sua frase (ovviamente una provocazione, legittima, anzi, dovuta):

"Salve Ministro (stringendogli la mano), spero che la partita le vada male, così come sta andando male il nostro Paese guidato dal suo Governo..."

Una provocazione, certo, ma, garbata, mi pare...
Ed ecco l'incredibile risposta del signor Ignazio La Russa, ricordo MINISTRO DELLA DIFESA DELLA REPUBBLICA ITALIANA:

"Ed io spero che LE VENGA UN CANCRO..."

UN CANCRO.

Questa la vergognosa risposta di un MINISTRO alla provocazione di un cittadino italiano, un ragazzo di 26 anni.

"SPERO CHE LE VENGA UN CANCRO".

Bè, lo so che non c'è nessuna prova o documento ma noi qui siamo in molti a poterlo testimoniare (eravamo un poco lontani ma eravamo li').

Credo che si debba cmq sapere (anzi, forse meglio dire "ribadire") quale sia la caratura e il livello di chi in questo momento ci sta governando, l'arroganza, la maleducazione, la "violenza" verbale che questi signori si permettono di utilizzare nei confronti dei propri cittadini (di parte avversa, s'intende, ma pur sempre cittadini...)

Fine della storia, spero che venga diffusa il più possibile, almeno sul web.

Marco Pidalà
Davide Sellari
Barcellona

martedì 24 novembre 2009

Il processo breve e le menzogne di Alfano


Parli con la gente comune e ti accorgi che non ne sa niente di come (non) funziona davvero la giustizia in Italia. Danno la colpa ai magistrati se troppi delinquenti rimangono impuniti o se ne tornano subito a casetta loro dopo essere stati presi. E non si rendono conto che il guaio reale sono i "processi brevi", le cazzate del ministro Alfano, dei Bonaiuti, dei Gasparri, dei Capezzone quando assicurano che lo stanno facendo per i cittadini. Che sono stati proprio loro, gli italiani, a chiedere certe cose quando li hanno votati. Cioè gli avrebbero chiesto l'impunità dei criminali (in particolare quelli dal colletto bianco) qualunque reato abbiano essi commesso. Vogliono davvero migliorare il processo penale? Cancellino la prescrizione, una delle vergogne assolute del nostro sistema giudiziario! Invece la incentivano ulteriormente, perché il "processo breve" non è altro che una prescrizione ancora più rapida. Il vero processo breve lo ottieni solo dando maggiori mezzi investigativi alle forze dell'ordine e potenziando il personale dei tribunali. Ma da questo orecchio non mi sembra che il ministro Alfano ci senta bene. Anzi.

lunedì 23 novembre 2009

Chi ha paura di Patrizia?


di Peter Gomez, da "il Fatto Quotidiano"
Chi lo acquisterà, e saranno in molti, andrà subito a leggere le pagine più hard: quelle in cui Patrizia descrive la sua notte di sesso a Palazzo Grazioli. Un racconto che noi de Il Fatto Quotidiano abbiamo però deciso di non pubblicare perché Gradisca Presidente, l’autobiografia della D’Addario, scritta a quattro mani con la brava collega del Corriere della Sera, Maddalena Tulanti, è un libro che deve spingere a riflessioni di carattere politico. Ragionamenti che ruotano tutti su cosa è accaduto prima dell’ingresso della escort di Bari nella camera da letto di Silvio Berlusconi. E su cosa è successo dopo. Non durante.

Sfogliando le pagine del libro si ha infatti l’impressione di scivolare a poco a poco in un noir ambientato non a Bari o a Roma, ma a Caracas o Bogotà. Metropoli decadenti dove i politici si controllano comprandoli (o ricattandoli) con festini e ragazze a pagamento. Città dove le vite degli uomini e delle donne non valgono niente, e quelle delle prostitute ancora di meno. Gli esempi in Gradisca Presidente si sprecano: Patrizia, non appena svela alla sua amica Barbara Montereale, un ex billionarina più volte ospite del premier, e al suo ex protettore di essere in possesso delle ormai celebri registrazioni degli incontri con il Cavaliere, comincia ad essere minacciata. Prima con telefonate anonime d’insulti (tutte incise su nastro). Poi con vere e proprie aggressioni. Sua madre viene presa a pugni; un Suv, sotto gli occhi di due testimoni, tenta di buttare l’auto della escort fuori strada; un cliente che si qualifica come ex carabiniere le mette a soqquadro la casa e tenta di violentarla. Quindi arrivano i (presunti) servizi segreti. Patrizia non ha ancora testimoniato davanti ai magistrati, non è ancora stata intervistata dal Corriere, ma un signore l’avvicina per strada e mostrandole un tesserino le dice: “Ministero dell’Interno. Hai mai conosciuto politici importanti negli ultimi tempi?”.

Da quel giorno si moltiplicano le strane visite (tutte denunciate in tempo reale) di energumeni che tentano di farsi aprire la porta di casa qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine o addirittura presentandosi in divisa. Infine l’ormai celebre furto, avvenuto durante la campagna elettorale in cui la escort era stata candidata al comune dal centrodestra, nella lista La Puglia prima di tutto del ministro Raffaele Fitto.

Un colpo da professionisti. Spariscono computer, diari, vestiti (vengono rubati persino gli slip), ma viene lasciato un nuovo e costosissimo televisore al plasma. È a quel punto che la donna capisce di star rischiando la vita. E quando la security non la fa entrare a una manifestazione elettorale alla quale partecipa anche il Cavaliere, lei, sempre più impaurita, prima si rivolge a un giornalista di Oggi e poi si trova un avvocato.

Quella di Patrizia è insomma un’allucinante escalation del terrore. Una storia da paura sulla quale oggi sta ancora indagando la magistratura, ma di cui dovrebbe occuparsi prima o poi anche il Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, giusto per fugare il sospetto che dietro alle violente pressioni sulla super-testimone ci siano ambienti istituzionali. Di materiale per mettere Berlusconi alle corde, del resto, la D’Addario ne aveva molto. Non per niente , pagina, dopo, pagina, vengono a galla tutte le bugie utilizzate dal Cavaliere in questi mesi per fronteggiare lo scandalo.

“Era una festa organizzata dai club Forza Silvio e Meno male che Silvio c’è” dice, per esempio, Berlusconi, a Bruno Vespa nel libro Donne di cuori, quando si tratta di parlare della prima cena a cui partecipò la escort barese assieme ad altre venti ragazze venti. Non è vero ribatte lei, ricordando una frase pronunciata da due sue colleghe bisex: “Silvio, qui non si batte chiodo, c’è crisi in giro e noi che lavoriamo in coppia la sentiamo di più”. Certo, ripensando all’ottimismo rispetto alla situazione economica del paese che Berlusconi in quei giorni (autunno 2008) continuava a professare, c’è quasi da sorridere. Solo che il set sul quale il premier si muove non è quello di un film con Alvaro Vitali, ma è l’interno di una residenza di Stato.

Per questo Gradisca Presidente è davvero un libro politico. Perché spinge a chiedersi, come ha fatto sua moglie Veronica, quale sia lo stato di salute mentale di un leader che mette a rischio la sicurezza sua e del Paese pur di essere di continuo circondato da belle ragazze a pagamento. Perché accende i riflettori sull’ipocrisia di un potere che emana leggi per vietare agli altri ciò che invece è permesso alle elite (dalle norme contro i consumatori di droghe anche leggere fino a quelle, poi ritirate, contro i clienti delle prostitute). Perché ci racconta come Berlusconi abbia fatto di tutto per rendersi ricattabile. E come, per uscire dall’impaccio, abbia poi manipolato l’informazione, a partire da quella televisiva, grazie ai giornalisti di corte. Gente che per la carriera ha venduto il cervello. Un organo che, a pensarci bene, dovrebbe valere molto di più rispetto alle pur straordinarie mercanzie offerte da Patrizia.

sabato 21 novembre 2009

Il cervello di (e della) Mussolini


Leggo che Alessandra Mussolini se l'è presa con E-Bay dopo avere saputo che un inserzionista aveva messo in vendita il cervello di suo nonno. Ora che ha scoperto dov'era finito il cervello del camerata Benito, io le suggerirei di cominciare a cercare pure il suo. O di acquistarne uno nuovo. Su E-Bay, naturalmente...

venerdì 20 novembre 2009

I Living Colour a Pn!


Allora è deciso: domenica sera ci vediamo tutti a Pordenone (Deposito Giordani) per il concerto dei Living Colour. Il biglietto ce l'ho, quindi... Rock 'n' roll!!

giovedì 19 novembre 2009

La guerra fredda di Luttazzi


Il fatto che lui non abbia selezionato alcune battute che gli avevo inviato, non mi trattiene comunque dal pubblicizzare l'ultimo suo libro. Luttazzi nel suo genere era e rimane un geniaccio (stessa definizione che usai tempo addietro per Vauro), il libro in questione l'ho acquistato e lo sto leggendo. C'è di che scompiasciarsi dal ridere e c'è pure di che riflettere amaramente. Consigliatissimo!

martedì 17 novembre 2009

I soldi di Telethon


Ho sempre nutrito dei seri dubbi sulla beneficenza spettacolo. Sulle raccolte fondi in diretta tv. Ora si viene a sapere che il governo ha dirottato i soldi raccolti per Telethon al salvataggio di Alitalia e mi rendo conto che probabilmente (e purtroppo) avevo ragione io.

lunedì 16 novembre 2009

Berlusca alla Fao


dal sito del Fatto Quotidiano

A chi chiama la Fao per conoscere l’agenda del Vertice, capita di sentirsi rispondere: “È probabile che Berlusconi sia qui dalle 8 a mezzanotte, altrimenti dovrebbe andare al tribunale di Milano...”. Ma che domani (oggi per chi legge sul blog) il Cavaliere presenzi alla Conferenza Fao per sottrarsi all’udienza del processo Mediaset è un’infame insinuazione. È nota la dolente passione del nostro premier per il Terzo mondo, come dimostrano il taglio dei fondi alla cooperazione e la sua memorabile performance al vertice Fao del giugno 2002. Esordio: “Un saluto a tutti voi, ma in particolare alle belle delegate”. Brusìo fra le signore.

Poi intervenne il direttore Fao, il senegalese Jacques Diouf, e il Cavaliere lo apostrofò spiritosamente: “Dovresti dimagrire un po’”. Altro brusìo. Il presidente del Togo Gnassingbè Eyadéma stava raccontando la tragedia del Malawi, dove stavano morendo di fame 13 milioni di persone. Sconvolto dalla commozione, Berlusconi lo interruppe: “Bisogna accorciare i tempi degli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame… Grazie di essere stati con noi, il pranzo è pronto, spero che il menu sia totalmente italiano, così sarete soddisfatti”.

giovedì 12 novembre 2009

Povero Cristo


di Paolo Farinella, prete - dal blog di Beppe Grillo
"I giornali del giorno 5 novembre 2009, riportano la foto di Berlusconi che tiene in mano un Crocifisso, abbastanza grande. Le cronache dicono che glielo abbia dato il prete di Fossa, nell’ambito della consegna delle case. Se c’è una immagine blasfema è appunto questa: colui che ha varato una legge incivile contro i "cristi immigrati", che parla di "difesa dei valori cristiani". Un prete che consegna il crocifisso a Berlusconi è uno spergiuro come e peggio di lui. Povero Cristo! Difeso da una massa di ladroni che non solo lo beffeggiano, ma lo crocifiggono di nuovo con la benedizione del Vaticano, che per bocca del suo esimio segretario di Stato, ringrazia il governo per il ricorso che presenterà alla Corte di appello di Strasburgo.
Possiamo dire che c’è una nuova "Compagnia di Gesù" fatta di corrotti, di corruttori, di ladri, di evasori, di mafiosi, di alti prelati còrrei di blasfemìa e di indecenza, di atei opportunisti, di cultori di valori e radic(ch)i(o) cristiani … chi prepara la croce, chi la fune, chi i chiodi, chi le spine, chi l’aceto … e i sommi sacerdoti a fare spettacolo ad applaudire. Intanto sul "povero Cristo" di nome Stefano Cucchi, morto per mancanza di "nutrizione e idratazione", da nessuno è venuta una parola di condanna verso i colpevoli di omicidio, nemmeno dai monsignori che hanno gridato "assassino" al papà di Eluana Englaro.
Povero Cristo, difeso dai preti come suppellettile e raccoglitore di polvere nei luoghi pubblici e da tutti dimenticato come Uomo-Dio che accoglie tutti e dichiara che sono beati i poveri, i miti, coloro che piangono, i costruttori di pace, i perseguitati, gli affamati! Povero Cristo, difeso dagli adoratori del dio Po e di Odino che ne fanno un segno di civiltà, mentre lasciano morire di fame e di freddo poveri sventurati in cerca di uno scampolo di vita.
Povero Cristo, difeso dalla “ministra” Gelmini che trasforma il Crocifisso in un pezzo di tradizione “de noantri”, esattamente come la pizza, il pecorino, i tortellini. Povero Cristo, difeso da Bertone che lo mette sullo stesso piano delle zucche traforate.
Povero Cristo! Gli tocca ringraziare la Corte di Strasburgo, l’unica che si sia alzata in piedi per difenderlo dagli insulti di chi fa finta di onorarlo. Signore, pietà!
Guardando a quel Cristo che è il senso della mia vita di uomo e di prete, ho la netta sensazione che dalla sua comoda posizione di inchiodato alla croce, dica: "Beati voi, difensori d’ufficio... beati voi che ho i piedi inchiodati, perché se fossi libero, un calcio ben assestato non ve lo leverebbe nessuno"."

martedì 10 novembre 2009

Gli idioti al potere


Secondo il sottosegretario Giovanardi, ex ministro Udc, che ha fatto poi il salto della quaglia nel Pdl per non perdere almeno una poltroncina-ina-ina, il povero Cucchi è morto perché era drogato e anoressico. Se le cose stessero così, morirebbero almeno i tre quarti delle indossatrici!

lunedì 9 novembre 2009

Il sonno della ragione...


Io non so se siete di destra o di sinistra. Non me ne frega proprio un cazzo. Però vi domando: a chi giovano personaggi come la Santanché, una fascistona di quelle che a confronto pure la Mussolini è da definirsi moderata? Dopo avere accusato (falsamente) gli islamici di averla aggredita durante una manifestazione anti-burqa, ora rilancia definendo il profeta Maometto poligamo e pedofilo, arrivando laddove nemmeno la Fallaci avrebbe osato. A parte che tirando in ballo la pedofilia non avrà fatto piacere nemmeno alla romana Chiesa, che questa piaga tra i suoi adepti la tocca con mano eccome (vedi la barca di denari che il Vaticano è stato costretto a pagare alle vittime dei suoi preti in tutto il mondo, ma in particolare negli Stati Uniti): a chi giovano simili esternazioni, in un clima come questo in cui converrebbe trovare dei punti d'incontro invece che motivi di ulteriore conflitto?

sabato 7 novembre 2009

"MAIALE"


Si è poi saputo che l'agenzia Ansa aveva purgato la parola "maiale" dal comunicato con cui Veronica Lario annunciava la volontà di separarsi dal cavaliere di Hardcore. Ciò significa che al suo maritino la signora Veronica in Berlusca non dava insomma solo del "malato" e del "frequentatore di minorenni". Ci aveva pensato però l'Ansa a ritoccare i sublimi versi della cornificatissima donna. Per quanto mi riguarda non approvo l'utilizzo offensivo del termine "maiale" (o "maiali", o "porci"...). Cos'hanno fatto di male queste povere bestie per essere accostate al nostro premier?

venerdì 6 novembre 2009

Corrado Guzzanti!


Questa sera ho proprio voglia di farmi le classiche quattro risate. Al palaCarnera di Udine andrà infatti in scena lo spettacolo di Corrado Guzzanti, "Recital". Non ho combinato per l'accredito stampa, ma chissenefrega! Anche se, a dire il vero, ieri pomeriggio dopo avere assistito per il mio giornale all'amichevole a porte chiuse tra la Snaidero e la Benetton sono rimasto bloccato all'ingresso del settore A perché le porte a spinta si erano ormai richiuse dietro di me e quelle che avevo di fronte erano bloccate con i lucchetti. Sono bastati pochi minuti a risolvere la situazione, però se non ci fossi riuscito questa sera sarei stato il primo ad entrare allo show del mitico Guzzanti. E senza pagare!

giovedì 5 novembre 2009

"Gemona, formaggio... e dintorni"


Vado di fretta, ma non rinuncio al mio post quotidiano. Oggi vorrei segnalarvi la decima edizione di "Gemona, formaggio... e dintorni", manifestazione che si terrà a Gemona del Friuli (Ud) da venerdì 6 a domenica 8 novembre. Non mancate!

mercoledì 4 novembre 2009

A proposito del crocifisso nei luoghi pubblici


Al sottoscritto, ateo conclamato e manifesto, non dà affatto fastidio il crocifisso appeso nei luoghi pubblici, quanto piuttosto l'ipocrisia di quanti - gerarchie vaticane incluse - predicano bene e razzolano male, sputando quotidianamente (e non è solo metafora) sui principi morali che Gesù in vita si dice avesse voluto diffondere tra i suoi seguaci tanto da finire in croce per questo (guarda caso mandatoci dai sacerdoti dell'epoca...).

martedì 3 novembre 2009

I consigli di Topo Gigio


La campagna del Governo contro l'influenza suina schiera - com'è noto anche ai sassi - Topo Gigio in qualità di testimonial. I suggerimenti del topino sono abbastanza banali, ma non per questo scontati. Ad esempio, quando consiglia di lavarsi sempre bene le mani, sembrerebbe una "cazzata". Se non fosse che io stesso, in occasione dei miei plurimi ricoveri ospedalieri, ho potuto constatare che molti dei pazienti quando si recano in bagno fanno quel che devono fare, quindi tirano lo sciacquone, dopo di che escono senza avere compiuto quel gesto d'igiene basilare che si dovrebbe imparare sin da piccoli e poi mettere in pratica per tutta la vita. In una delle camere in cui sono stato ricoverato, a causa dei lavori strutturali in corso i rubinetti nemmeno funzionavano!

lunedì 2 novembre 2009

Crimini impuniti


Non andrò a vedere "Baaria" di Tornatore. Non ci sarei andato comunque, ma da quando ho saputo che per girarne una scena hanno ucciso in malo modo un povero vitello (la scena è stata girata in Tunisia, qui da noi lo avrebbero considerato un reato penale) ho deciso che Tornatore mi fa schifo, così come prima di lui Almodovar per analogo motivo (mi riferisco a quando aveva inscenato una vera corrida con ammazzamenti reali di tori, anche lui a scopo puramente cinematografico). Chi non rispetta gli altri esseri viventi - siano essi uomini, animali o... piante - non merita di starsene in questo mondo.