venerdì 30 ottobre 2015

Monnezza... musicale

CLASSIFICA DEI DISCHI PIU' VENDUTI NELL'ULTIMA SETTIMANA - 1° "20:05", BENJI & FEDE 2° "POP-HOOLISTA COSODIPINTO EDITION", FEDEZ 3° "MALATERRA", GIGI D'ALESSIO 4° "L'AMORE SI MUOVE", IL VOLO 5° "ELEMENTS", LUDOVICO EINAUDI 6° "LA RIVOLUZIONE STA ARRIVANDO", NEGRAMARO 7° "CONFIDENT", DEMI LOVATO 8° "TZN-THE BEST OF TIZIANO FERRO", TIZIANO FERRO 9° "RATTLE THAT LOCK", DAVID GILMOUR 10° "I HATE MUSIC", MICHELE BRAVI 11° "LORENZO 2015 CC.", JOVANOTTI 12° "POP-UP", LUCA CARBONI 13° "KISS KISS BANG BANG", BABY K 14° "PERFETTO", EROS RAMAZZOTTI 15° "GIRO DEL MONDO", LIGABUE 16° "PAROLE IN CIRCOLO", MARCO MENGONI 17° "IL BELLO D'ESSER BRUTTI", J.AX 18° "OUT", THE KOLORS 19° "PAPER GODS", DURAN DURAN 20° "SONO INNOCENTE", VASCO ROSSI Ora, la musica è la mia principale passione (di gran lunga); la ascolto sempre (mentre lavoro al computer e intanto assaggio nuovi dischi, scopro nuove band), in auto (i miei adorati cd, non mp3 o simili che fanno schifo), davanti alla tv, mentre pulisco casa... Se viaggio in Italia o all'estero è per andare a concerti. M'informo in continuazione sui festival, sulle novità, su qualunque cosa sia attinente alla musica. E allora, se vi dico che nei primi venti posti dei dischi più venduti in Italia (dalla ventunesima alla centesima posizione non è che vada molto meglio) c'è solo spazzatura, mi credete oppure no? Colpa delle radio, che per il loro interesse trasmettono tutte le stesse canzoni; colpa della tv, che spaccia i talent per roba seria (e della musica i talent sono la tomba); colpa di un pubblico pigro, senza curiosità, che se solo si sforzasse un po' scoprirebbe che dietro la musica ufficiale, quella imposta dalle major, esiste un mondo magnifico, pressoché inesplorato.

mercoledì 28 ottobre 2015

La scoperta dell'acqua calda

L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha finalmente rotto l'omertà riguardo i pericoli delle carni rosse (io direi del consumo di carne in generale, però quelle rosse sono di gran lunga più nocive). La reazione di molti è stata lo sberleffo. Su Facebook ho visto tantissime immagini d'insaccati, affettati, bistecche, anche fiorentine postate a mò di sfida: ma nessuno ha proibito dall'oggi al domani il consumo di carne; di nuovo c'è solo che un'organizzazione internazionale di primo piano ha reso noti i risultati di uno studio, ufficializzando però quanto già si sapeva da anni (e l'industria del settore ha sempre fatto in modo che non fosse troppo divulgato). Dopo di che, ciascuno si comporti come crede, del resto l'ammonimento sui pacchetti di sigarette non credo abbia mai dissuaso i tabagisti cronici. Io sono vegetariano da vent'anni, dubito che riuscirò a compiere il passo ulteriore verso il veganesimo e comunque non ho mai fatto proselitismo, nemmeno in famiglia. Sono scelte difficili e assolutamente personali. Solo una cosa mi preoccupavo di sottolineare, quando si entrava in argomento e cioè che le carni rosse, in particolare gli insaccati, non andrebbero mai consumate perché sono veleno. P.s.: dal mio punto di vista (e, per fortuna, non solo mio) ci sono almeno dieci ragioni per non consumare carne, al di là del fatto che aumenta il rischio di ammalarsi di tumore al colon o al pancreas...

martedì 27 ottobre 2015

Populismo da bar

"Se un pensionato deve decidere se fare la spesa un giorno in più o pagare il CANONE RAI, non ho dubbi: faccia la spesa!". Pura retorica da bar e a me non interessa che queste parole le abbia pronunciate Salvini; le avesse pronunciate qualcun altro la cosa mi avrebbe fatto incazzare uguale. Primo: perché se il pensionato di cui parla Salvini potesse decidere di tagliare lo stipendio, la buonuscita e il vitalizio ai parlamentari lo farebbe subito, senza pensarci un nanosecondo. Secondo: perché la Lega di Salvini ha governato quanto e più della sinistra (sinistra??) di Renzi in questi ultimi vent'anni e nessuno ha eliminato la tassa sul possesso del televisore (non tassa pro Rai: è questa la furbata). E perché mai destra e sinistra non hanno mai tagliato questa tassa che pure io ritengo vergognosa? Ma perché altrimenti la Rai avrebbe dovuto fare una seria concorrenza a Mediaset sul piano della vendita pubblicitaria e ciò ovviamente non andava bene. Ma non andava bene, non al popolo italiano, bensì a uno solo, sempre lo stesso, sempre lui.

lunedì 5 ottobre 2015

Riflessioni calcistico/baskettare di un tizio qualunque

Noto che il calcio "ruba" sempre più soluzioni tattiche alla pallacanestro: è accaduto in un non troppo lontano passato (ma sembra ormai un secolo) con la difesa a zona, che adesso TUTTI applicano e non so se sia un bene, però è così che va il mondo; negli ultimi tempi, mi capita sempre più spesso di sentir parlare di "isolamenti", di "blocchi" (!!!), eccetera (manca solo il pick & roll!!!!), oppure si guarda sempre più alle statistiche (che però nel calcio hanno in genere poco senso) e trovo che sia la cartina tornasole della superiorità dei tecnici del basket rispetto a quelli del calcio. Una delle ragioni di ciò - a parte che il tecnico di basket medio è superiore a quello del calcio per cultura, dunque per modo di ragionare, affrontare i problemi concreti, oserei dire per "capacità immaginifiche" (cioè fantasia...) - deriva a mio giudizio dal fatto che mentre nel calcio si diventa allenatori di livello esclusivamente se si è stati in precedenza giocatori professionisti, nella pallacanestro le corsie sono parallele e non è detto che debbano per forza di cose congiungersi. Insomma, uno può decidere di fare il giocatore professionista (se ne ha le capacità) e un altro può decidere invece di voler allenare a certi livelli (se ne ha le capacità). Poi magari succede che l'ex giocatore diventi un giorno allenatore, ma questa è un'ipotesi, mica la regola. Per chi decide di allenare nel basket, la formazione inizia anche prima dei vent'anni ed è un innegabile vantaggio. Taluni obiettano (di solito nel calcio, ma talvolta anche nella pallacanestro): "Ma se non hai giocato questo sport non lo puoi capire davero". Cazzate, basti pensare che Dan Peterson - probabilmente (parliamone!) l'allenatore che più di qualunque altro ha traghettato la pallacanestro italiana verso l'era moderna - di sicuro non ha giocato ad alto livello. E nemmeno medio oppure basso...