sabato 15 marzo 2014

Bipedi su quattro ruote

La sedentarietà, il poco movimento, uccidono non di meno dello stress o dei cibi spazzatura. Eppure, più me ne vado in giro e più salta all'occhio che tante persone, se potessero, non scenderebbero mai dall'automobile. Piuttosto che percorrere qualche decina di metri a piedi si parcheggia nei posti riservati agli handicappati, oppure in doppia fila, oppure nelle viuzze di accesso alle abitazioni private, perché "tanto ci metto un attimo e sono subito fuori". E al poveretto che ritorna a casa o vorrebbe immettersi nella strada principale, non rimane che pigiare sul clacson e rovinarsi il fegato. Proprio oggi ho assistito a una scena emblematica della deriva che ha preso la cosiddetta società civile e moderna: all'esterno dell'Eurospar c'era una signora che pur di evitare - lo giuro! - non più di cinque metri a piedi (ma forse erano addirittura la metà) per raggiungere l'entrata, attendeva all'uscita qualcuno che avesse già fatto la spesa, così le porte a scorrimento si sarebbero spalancate e lei ne avrebbe approfittato (come peraltro ha fatto) per entrare da lì! L'ho addirittura sentita lamentarsi perché il cliente in questione se la stava - a suo dire - prendendo un po' comoda...

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