martedì 4 marzo 2014

Il business che non conosce crisi

Le cifre mi sembrano - come al solito - campate in aria. Si parla di un giro di 70mila prostitute per un totale di 9 milioni di clienti. Mi sembra uno sproposito, specie in questi tempi internettiani, in cui credo (no, non ho toccato con mano) in certi siti si trovano donne da una botta e via aggratis senza tanti problemi. Capisco che l'umanità sia ancora (purtroppo) a uno stadio molto basso dell'evoluzione, ma davvero non riesco a comprendere quale piacere si possa provare nel pagare una donna per farci del sesso. E badate che non lo fanno solo i bruttoni senza speranza, ma anche i belli, anche le persone di successo come i manager, o gli attori o gli sportivi milionari. O i manager degli attori e degli sportivi milionari. Davvero la cosa che più conta nella vita del maschio è - perdonatemi la franchezza - infilarlo da qualche parte per l'amordiddio, almeno finché mi funziona? Che poi quello del sesso - a giudicare anche dai discorsi degli anziani - è un chiodo fisso che non viene meno neppure al raggiungimento di una certa età. Da quando poi hanno inventato il viagra! Per quanto mi riguarda, datemi anche dell'inguaribile romanticone (e non lo sono affatto, anzi), però ritengo che la parte migliore del rapporto uomo-donna sia proprio quello che viene prima del sesso: il colpo di fulmine, l'attrazione ricambiata, la reciproca conoscenza.

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