venerdì 29 ottobre 2010

Il genio


Sento spesso dire in tv che il ministro Tremonti è un genio, che ha capito prima di tutti che la crisi stava arrivando e che è grazie a lui che l'Italia tiene. Che sia un genio, credo che la fisiognomica lo neghi a priori. Che avesse previsto l'arrivo della crisi io non lo affermerei, dato che aveva ideato la Robin Hood tax per tassare le banche (e, all'epoca, che sarebbe arrivata la crisi lo asserivano in rete diversi economisti ALMENO dall'anno prima). Che abbia infine affrontato al meglio la crisi non so davvero come lo si possa affermare, a meno che per "affrontare" non s'intenda tagliare salute, istruzione, sicurezza, cultura... Le solite cose, che tutti i suoi predecessori hanno fatto prima - e molto spesso con più perizia - di lui.

martedì 26 ottobre 2010

Malati di festival (rock)


Uno potrebbe eccepire: che te ne frega dei festival estivi che siamo a fine ottobre e sui monti c'è già la neve? In effetti... Però ho fatto comunque un giro sul sito del Glastonbury 2011 e ho scoperto che a inizio mese in appena quattro ore hanno esaurito in prevendita tutti i biglietti disponibili. Tutti! E senza che fosse stato annunciato un solo nome dei musicisti che suoneranno alla prossima edizione del mitico festival britannico (il cast verrà reso noto in primavera, anche se è quasi certo che ci saranno U2, Coldplay e Prince)! Incredibile, ma vero, nonostante il prezzo dei tickets non fosse dei più economici: si parte da 195 sterline più altre corbellerie aggiuntive e chi vuole fare camping paga ancor di più, eccetera. Ah sì: Glastonbury 2011 si terrà dal 22 al 26 giugno.

martedì 19 ottobre 2010

Il paradiso (fiscale) non può attendere


Rubo dal blog del sempre lucidissimo Vittorio Zucconi, su Repubblica.it. Sperando che non mi faccia causa...

Poichè i governi della menzogna si reggono sulla smemoratezza, sono andato a rileggere, con supremo sprezzo del pericolo e della noia letale, i documenti finali di quello sciagurato G8 del 2009 inflitto all’Aquila, come se gli aquilani non avessero subito abbastanza danni, mentre noi restavamo a spupazzarci il conto della Maddalena. Ci fu presentato come il trionfo della nuova trasparenza finanziaria, secondo un altro inutile pezzo di carta chiamato il “Protocollo di Lecce” contro i paradisi fiscali. Ecco che cosa invocava il documento finale della presidenza, dunque del presidente di turno del G8 Silvio Berlusconi, in mezzo alla consueta e inutile insalata di parole: “[…} l’esigenza di regole sull’appropriatezza, l’integrità’ e la trasparenza relative alla condotta dell’attività’ economica e della finanza internazionali, per rafforzare l’etica negli affari” e annunciava “….la cooperazione internazionale per combattere la corruzione, l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro sporco…”.
Negli stessi giorni, l’autore ufficiale di queste parole, nella sua qualità di “chair”, di presidente del G8, era intento a mobilitare decine di milioni di Euro da una banca italiana, la Banca Arner, che è sotto inchiesta della magistratura italiana per sospetto, oplà, di riciclaggio di danaro, e, rioplà, sotto il torchio della Banca d’Italia per la sua “opacità” (contrario di trasparenza). Presso questa banca, l’autore del duro documento contro i paradisi fiscali ha il conto corrente numero 1, insieme con molti dei suoi cari, famigliari e complici. E dove li mandava questi milioni, che naturalmente lui era libero di bonificare e di spendere come gli pare, il Caro Crociato contro i paradisi fiscali? Li mandava in una nazione, Antigua, considerata un paradiso fiscale, “lista grigia” dell’Ocse, passando attraverso misteriose fiduciarie off shore dove i soldi sprofondano, per ricomparire sotto forma di un colossale resort di ville e alberghi da centinaia di milioni. Riassumendo: mentre per i bambini dei TG si racconta la fiaba della “lotta ai paradisi fiscali”, per se stessi questi bugiardi sguazzano e investono nei paradisi fiscali.

lunedì 18 ottobre 2010

Provaci ancora... Masi
























Alla fine non sono riusciti a fermare Anno Zero, trasmissione che per quanto mi riguarda seguo sempre a spezzoni (monologo di Santoro all'inizio, Travaglio se ho la fortuna di beccarlo mentre faccio zapping e il mitico Vauro in chiusura), ma che apprezzo in quanto assolutamente fuori dal coro. E' lo stesso motivo per cui ormai - non intercettando più Rai News sul digitale (guarda un po'...) - l'unico telegiornale su cui mi sintonizzo è quello di La7 delle 13.30. Perché è il migliore? No, perché non ce ne sono altri (Tg3 a parte)!

venerdì 15 ottobre 2010

GARBAGE NEWS


Grazie a Dio sono salvi tutti i minatori cileni. Berlusconi: "No, no, io stavolta non c'entro".
Ivan Bogdanov, il capo ultrà serbo dopo l'arresto anticipa ai giornalisti quale sarà la sua linea difensiva: "Prima di partire da Belgrado mi hanno spiegato che se mi avessero preso avrei dovuto dire che è tutto un complotto dei giudici comunisti".
Hanno intercettato il giornalista Nicola Porro mentre annunciava ritorsioni del Giornale contro la Marcegaglia. Lo stesso Porro ha comunque smentito: "Non è vero che sono un giornalista".
Pil italiano in crescita, grazie al consumo di puttane e Viagra da parte del nostro presidente del Consiglio.

martedì 12 ottobre 2010

"Guerra" al terrorismo
















A quasi dieci anni dall'invasione dell'Afghanistan ancora nessuno ha saputo dirci che cosa ci stiamo a fare lì, in spregio - una volta di più - della Costituzione. il più lucido di tutti - si fa per dire - è come sempre il ministro La Russa, il quale ripete che ci siamo andati a combattere il terrorismo. Se è così... Stupido io che pensavo ci fossero di mezzo altri interessi che hanno a che vedere - proprio come in Iraq - con gli appetiti energetici delle nazioni occidentali (il petrolio iracheno, il gasdotto in Afghanistan - ricordate il progetto della Unocal?). Peccato che con il terrorismo siano molto più invischiati paesi "amici" come ad esempio il Pachistan o l'Arabia (da cui, per inciso, Al-Qaida ha sempre tratto i maggiori finanziamenti - oltre a quelli americani... - e dalla quale proveniva la maggior parte dei dirottatori dell'11 settembre). Stronzata - mi riferisco sempre al caro La Russa - oltretutto contraddetta dalla statistiche ufficiali, secondo cui il terrorismo internazionale a seguito delle guerre in Afghanistan e Iraq (dove Al-Qaida non aveva mai attecchito, essendo quello di Saddam Hussein un regime laico) non si è indebolito, ma è semmai diventato molto più forte di prima, al pari dell'odio anti occidentale.

mercoledì 6 ottobre 2010

La blasfemia del paese reale


La blasfemia del Paese reale - (rubato dal blog di Massimo Fini - speriamo non mi faccia causa...).
In questi anni Silvio Berlusconi ha aggirato nel modo più turpe un’orfana di padre e di madre, minorenne, sfilandole qualche decina di miliardi, ha giurato il falso in Tribunale, ha commesso gravi reati da cui è uscito assolto solo per prescrizione, ha corrotto un testimone in giudizio perché desse una falsa testimonianza che gli è servita per salvarsi in un paio di altri procedimenti, attraverso una settantina di società off-shore è autore di un’evasione fiscale colossale, tutti atti oltre che penalmente rilevanti, moralmente ripugnanti, e l’Osservatore Romano, alias il Vaticano, non solo non ha mai mosso orecchia ma, soprattutto sotto la direzione di Mario Agnes, ma anche dopo, ha attaccato costantemente la Magistratura italiana quando si è permessa di richiamare il Cavaliere e i suoi accoliti a quel rispetto della legge cui tutti siamo tenuti e in particolare chi ricopre alte e altissime cariche pubbliche. Insorge improvvisamente adesso e si indigna per una mezza bestemmia inserita in una barzelletta detta da Berlusconi in privato un anno fa. E i giornali gli vanno pedissequamente dietro.
Questo è un Paese che ha perso ogni senso della gerarchia dei valori e delle cose che sono importanti e di quelle che non lo sono affatto. “Insopportabile” non è la pseudobestemmia di Berlusconi, ma l’ipocrisia, il tartufismo, il moralismo un tanto al chilo che permeano ormai l’intero Paese. E poi se è l’ora di finirla con l’impresentabile Berlusconi, per ben altri motivi delle sue barzellette, è anche l’ora di finirla con Papi, Cardinali, Cei, Bagnaschi, preti di tutte le risme che, con un pretesto o con un altro, entrano ogni giorno a piedi uniti negli affari interni dello Stato italiano (se Sarkozy, in una cena fra amici, avesse raccontato una barzelletta blasfema, nessun Osservatore Romano sarebbe intervenuto). Se le opposizioni e i giornali che, in modo diverso, la fiancheggiano vogliono rendere l’ennesimo favore a Berlusconi insistano pure, invece che sulla sentenza Mills, su questa sciocchezza dell’”orchidea” che se allarma alcune beghine cattoliche lo rende simpatico a tutti gli altri. Perché noi oltre che di Santi, di Poeti e di Navigatori, siamo anche un popolo di Bestemmiatori (si pensi alle “madonne“, quasi liriche, dei toscani).
Monsignor Fisichella ha detto che la blasfemia di Berlusconi va giudicata all’interno del contesto in cui è avvenuta.
Una volta tanto siamo d’accordo e speriamo che la pseudobestemmia di Berlusconi serva almeno a evitare un grottesco cartellino rosso al calciatore che, preso un tremendo pestone dall’avversario, sacramenta come dio comanda.
Perché questo è il nuovo regolamento della Figc in omaggio all’ipocrisia di un Paese che è cattolico a parole e nelle parole e profondamente blasfemo nei fatti.

lunedì 4 ottobre 2010

Il Giornale vs Libero
















A quelli de Il Giornale non è andata giù che qualche criminale abbia potuto attentare alla vita di Belpietro e non a quella di Feltri (e sul presunto "attentato" secondo me ne salteranno fuori delle belle...). Ecco quindi che - per tentar di riguadagnare visibilità - oggi titolano in prima pagina di essere intercettati dai magistrati. Booom!

venerdì 1 ottobre 2010

Vauro


L'ho già scritto e lo confermo ancora una volta: Vauro nel suo lavoro è un genio!