La fine dell'"altro" Ventennio
Su Mario Monti "il professore" possiamo/potete pensarla in mille e uno modi. Io stesso non è che abbia fatto i salti di gioia in questi mesi di "austerity" e di sacrifici imposti sempre ai soliti poveri cristi. Mi accontentavo di sentirmi cittadino di un Paese "normale", dopo i tanti, troppi, scandali che avevano ammorbato le stanze del potere. Tutto il mondo aveva riso di noi e quando non rideva ci guardava con grande preoccupazione, perché nell'economia moderna siamo tutti interconnessi e se cade uno (fosse anche la minuscola, quasi irrilevante Grecia) rischiano di cadere anche tutti gli altri. Ma se Monti sarà davvero uno dei protagonisti in campo alle prossime elezioni, dovrò perlomeno riconoscergli il merito di avere finalmente mandato in soffitta l'ormai logora formula del "o con me o contro di me" (il "me" in questione sarebbe ovviamente Berlusconi) che per un ventennio ha impantanato la politica italiana. D'Alema è critico? Significa che ho ragione io...