lunedì 17 febbraio 2014

Scherzi di natura

Sic transit gloria mundi. Firenze - per chi non lo sapesse - è la città che ha regalato all'umanità alcune cosucce tipo La Divina Commedia e il Rinascimento. Ma i vari "Amici miei" ci hanno pure insegnato che quella è una terra di gente che ama burlarsi del prossimo, anche in maniera pesante. E che altro sarebbe Matteo Renzi se non un brutto scherzo a questa povera italietta devastata da decenni di malapolitica e tv deficiente? Ambiziosissimo, gran comunicatore, autoreferenziale: pare la definizione di Berlusconi e difatti lui altri non è che un piccolo Berlusconi. Lo dimostra anche nel contraddire costantemente sé stesso: "Non andrò mai a palazzo Chigi senza un mandato popolare" (seeee...) "Mai più larghe intese" (seeeee...) "Caro Letta, stai tranquillo" (seeee...) A personaggi del genere non si deve mai voltare le spalle, perché lo si prende immancabilmente in quel posto. Ma proprio l'incontenibile arrivismo di Matteo Renzi rischia ora di bruciarlo (e lui stesso credo se ne stia rendendo conto). Perché un conto è imbonire una massa d'italioti che non aspetta altro che di buttarsi fra le braccia dell'ennesimo, tragico(mico) uomo forte; un'altra è avere a che fare con Alfano.

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