mercoledì 15 ottobre 2008

Noi super stronzi


E' stato sufficiente un annuncio da parte dei governi europei e le borse mondiali hanno ripreso a correre, rianimate come da defibrillatori virtuali. Milano ha segnato subito un più 10, prima fra tutte. La fiducia è ritornata di colpo sui mercati, attesa ed applaudita come l'"arrivano i nostri" nei vecchi film di John Ford. Vi siete mai domandati perché le borse reagiscano in maniera apparentemente impulsiva (e compulsiva) a qualunque sollecitazione? Speculazioni, sono sempre e solo speculazioni. In fondo, i veri super ricchi - quelli in grado di condizionare l'economia del pianeta con qualche battuta ben assestata sulla tastiera del computer - non sono tanti. Se decidono di far cadere il mercato borsistico seminando il panico tra i risparmiatori, beh, riescono a farlo. Pensateci bene: se io fossi uno di questi super ricchi potrei vendere le mie azioni mentre stanno a 10, imitato dagli altri super ricchi stronzi e senza cuore al pari di me (ma noi super ricchi siamo orgogliosi della nostra stronzaggine!), il mercato reagirebbe con il si salvi chi può che abbiamo visto: vendite a tutto spiano e le stesse azioni scenderebbero a 2. A quel punto noi super stronzi - ops, volevo dire super ricchi - al primo segnale della politica (da sempre connivente, eh?) torneremo ad acquistare a 2 le azioni che abbiamo precedentemente venduto a 10. Al che il mercato riacquisterà fiducia, i piccoli azionisti ricominceranno a comprare, tornerà l'euforia, fino a che noi super stronzi non decideremo di far scoppiare ancora una volta la bolla. E ancora, ancora, ancora...

nella foto: una borsa europea

1 Commenti:

Alle 16 ottobre 2008 alle ore 11:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

i fatti ti danno ampiamente ragione, mi pare....

 

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