lunedì 13 ottobre 2008

I nuovi comunisti


Proprio come i ragazzini, che appena crescono rivendicano il loro spazio al di fuori della sfera di controllo genitoriale, ma che quando poi le cose si mettono male corrono a chiedere l'aiuto della mamma, anche i convinti liberisti, assertori del mercato globale e senza regole in questi giorni stanno correndo fra le braccia dello Stato. Quando il gioco si fa duro, i pupetti scappano a gambe levate. Avviene insomma che i banchieri e gli speculatori che in questi anni si sono arricchiti come non mai perseguendo finalità tutt'altro che condivisibili e portando il mondo sul ciglio del baratro economico-finanziario, adesso chiamano a gran voce l'aiuto dello Stato. Succede in America, ma anche in Europa. E lo Stato - che al pari di un qualsiasi buon genitore avrebbe dovuto vigilare su ciò che stavano combinando questi scellerati - adesso accorre a riparare i danni. Tutto molto bello, tutto molto comodo. Alla fine paga come sempre Pantalone e nessuno dovrà rendere conto delle proprie azioni. Libero mercato in libero Stato... comunista.

1 Commenti:

Alle 14 ottobre 2008 alle ore 10:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

hai ragione, siamo oltre ogni schifo!!

P.I. (Magnum)

 

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