Faccia da colica
Ho visto dabliù Bush in tv. Aveva la faccia da colica, cioè quella delle grandi occasioni. Deve far digerire ai propri connazionali un esborso statale di ben 700 miliardi di dollari a difesa del mercato azionario. Non è la prima volta che i governi americani corrono a soccorrere la Borsa: sono le contraddizioni di un sistema sedicente liberista, ma con il culo degli altri. Cioè i contribuenti. Funziona così: le grandi società finanziarie (banche d'affari, colossi assicurativi, agenzie di brokeraggio, ecc.) speculano e fanno affar(on)i alle spalle degli ignari cittadini. Finchè le cose vanno bene qualche briciola capita che finisca pure a questi ultimi (chessò, qualche dividendo azionario, qualche plusvalenza, o magari mutui facili a tassi particolarmente vantaggiosi). Quando però - per l'incontenibile avidità degli speculatori - si tira troppo la corda, ecco che i nodi vengono al pettine. Il sistema va in crisi. A quel punto - trattandosi di sistema capitalistico fondato su un liberismo privo di freni inibitori - chi è causa del suo (e non solo suo) mal - cioè gli stessi speculatori che hanno causato il danno - dovrebbe essere tenuto a rimediare. Entra invece in scena lo Stato, che in nome dell'interesse collettivo mette sul piatto il denaro che dovrà servire a ristabilire lo status quo ante e quindi a ripristinare il circolo vizioso di cui dicevo, con le speculazioni, gli arricchimenti "selvaggi" e tutto il resto. Venghino siore e siori, partecipate al gran banchetto della finanza. Paga la collettività! Come sempre...
1 Commenti:
come sempre...
PAOLO
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