Frequency Festival 2008: day 2
La seconda giornata salisburghese parte male. Malissimo. La pioggia comincia a martellare con insistenza già a mezzodì e il cielo non lascia spazio a ripensamenti. Valuto la situazione e decido di trattenermi un po' di più nella stanza d'albergo, rinunciando ai Chikinki, in programma sul palco principale alle 14.25. Il tempo non migliora ma mi convinco lo stesso a partire. La macchina però non parte: sorpresa! Batteria esaurita. Tralascio la narrazione di ciò che segue... Quando raggiungo il Salzburgring ha smesso di piovere. Evitare il pantano però è come pretendere di tuffarsi in mare senza bagnarsi. Alle 18 sul Green stage suonano gli I Am X dell'ex Sneaker Pimps, Chris Corner. Cambia la band, ma è sempre di elettropop di cui trattasi. Non male, in ogni caso. E l'istrionica (eccentrica) presenza scenica di Corner conta come valore aggiunto. Sul Race stage i Charlatans sono in ritardo ed è una fortuna, così potrò godermeli appieno. E' il loro - dopo quello dei Rem - il live set che apprezzerò di più. La band non raccoglie molto pubblico ed approccia anzi il concerto nell'indifferenza quasi generale. Tra pezzi simil New Order e psichedelia al 100% l'esibizione prende subito quota ed è un vero godimento, senza momenti di stanca. Bravi! Occhio ai The Hives, attesi per il live successivo. Come già avvenuto l'anno prima con i quasi autoctoni Beatsticks il pubblico si agita fin troppo costringendo il sottoscritto (e non solo) a tagliare la corda già al quarto brano ("Walk idiot walk", per la cronaca). Va detto che a 'sto punto sono pure fradicio, per cui cerco riparo nel Weekender stage, dove stanno per suonare i Kingsize. Niente di che, tra parentesi (li definirei, "clashiani", però usando mille virgolette), ma se non altro c'ho la conferma che le nuove band hanno tutte in organico un componente asiatico, meglio se chitarrista. Che sia una moda? Il mio festival termina qui, perchè alle ore nove pm ne ho già la palle piene di pioggia, freddo e pantano. Eppoi non sono nemmeno sicuro che riuscirò a mettere in moto l'auto (ricordate? batteria scarica). All'anno prossimo. FORSE.
1 Commenti:
Meglio (molto meglio) restarsene al calduccio di casetta propria!!
:)
Giò Vanna
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