giovedì 24 settembre 2009

Il caso-Travaglio


In un sistema informativo a tal punto addomesticato qual è il nostro, con Rai-Mediaset che ormai sono (con pochissime eccezioni) sempre più voce del padrone, impressiona negativamente constatare quali e quanti ostacoli vengano posti nei confronti dei pochi che ancora insistono a fare del giornalismo non governativo. "Annozero", trasmissione che parte questa sera su Rai2, si è vista mettere a più riprese il bastone fra le ruote dagli stessi dirigenti di rete, tant'è vero che nel momento in cui scrivo il mio post, a Marco Travaglio non è stato ancora rinnovato il contratto di collaborazione. Lui interverrà comunque, a titolo gratuito. Può permetterselo. E' evidente, in ogni caso, che i berluscones che contestano il dato secondo cui in Italia vige un regime d'informazione semi-libera - caso unico in zona Euro - e argomentano tirando in ballo la stampa (Repubblica, L'Unità, Il Manifesto, l'Espresso, ecc.), fingono di non sapere che l'80% degli italiani s'informa esclusivamente guardando i programmi televisivi. Ed è appunto per tale ragione che Travaglio può scrivere dove vuole, ma in Tv fanno e faranno di tutto per eliminarlo.

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