Il decesso della nostra democrazia

L'obiettivo è sputtanarli. Sputtanarli in qualunque modo. Del resto la posta in gioco è troppo alta. Così ci s'inventa che il ragazzo (l'ex fidanzato di Noemi che nel frattempo chiede scusa al premier perché qualcuno gli ha evidentemente fatto capire di avere sgarrato) ha preso soldi da Repubblica (ma l'importante, secondo me, non è che li abbia presi - e non li ha presi - bensì che abbia detto il vero); così ci s'inventa che Veronica Lauro aveva l'amante (e che semmai è stato Berlusca a fare ciò che poteva per salvare la famiglia); si spala merda addosso ai giornalisti che fanno il loro dovere e dunque indagano sulle relazioni pericolose del cav. Addirittura Maurizio Gasparri si rivolge indignato all'Ordine dei giornalisti (indignato semmai sono io avendo scoperto che Gasparri c'ha la tessera dell'ordine, proprio come me...). La violenza con cui gli scagnozzi del Berlusca stanno operando per sollevare una montagna di fumo davanti agli occhi dei cittadini-elettori è preoccupante. La dice lunga sul livello di democrazia che c'è nel nostro Paese. L'uomo, oltretutto, vorrebbe (anzi, pretende!) ancora più potere. Il suo delirio di onnipotenza dovrebbe spaventarci ed io, in effetti, sono spaventatissimo. Mi domando però: che cosa sarebbe successo se si fosse scoperto che il presidente del Consiglio, Romano Prodi, frequentava delle minorenni, che le chiamava al telefono cellulare per invitarle da lui? Come avrebbero reagito i servi (in particolare i giornalisti da lui stipendiati) ed i sudditi (cioè noi) di sua emittenza?
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