sabato 14 febbraio 2009

L'"indipendenza" di Mentana


La recente farsa delle dimissioni di Mentana - con i politici del centrosinistra ad esprimergli il loro cordoglio e la redazione del Tg5 a proclamare uno sciopero per solidarietà nei suoi riguardi - ricorda molto da vicino quanto avvenne nel 2004, quando al "giornalista" fu tolta la direzione proprio del Tg5, a beneficio di Carlo Rossella. Si parlò dell'"indipendenza" di Mentana, poco gradita al Berlusca. A tal proposito Daniele Luttazzi però scrisse: "Tolgono Mentana e subito il centrosinistra a difendere l'indipendenza di Mentana! L'indipendenza di Mentana la ricordo sulla mia schiena all'epoca di Satyricon. Gli editoriali contro di me per difendere il padrone. Quando Berlusconi disse: - A me piace la Guzzanti, non Luttazzi -, Mentana la intervistò. Sabina chiese garanzie, voleva esprimermi solidarietà; Mentana garantì. Poi tagliò la parte in cui Sabina mi difendeva attaccando Berlusconi. Questo è Mentana. Nel '95, quando esplode il caso All Iberian, Berlusconi cercò di far credere che i miliardi incriminati erano soldi destinati al produttore Tarak Ben Ammar finiti per sbaglio sui conti di Craxi. La sera stessa, al Tg5, Mentana intervista Ben Ammar, che così può ribadire la balla via etere. Ben ammar si rifiuterà di ripeterla in tribunale per ben tre volte".

Mentana è un "chiagne e fotte" ed ha imparato dal migliore.

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