lunedì 7 gennaio 2013

L'eterna lotta tra il cervello e le superstizioni

Leggo che l'Aiart - associazione che rappresenta i telespettatori cattolici - ha deciso di denunciare Corrado Guzzanti per offesa al sentimento religioso. Lo sketch incriminato è quello (davvero esilarante) di padre Pizarro, andato in onda su La7. E' un brano dello spettacolo che il comico romano ha portato in giro per l'Italia nel 2010 e che io stesso ho avuto la fortuna di gustare al palaCarnera di Udine. Perché quello sketch in particolare ha dato così tanto fastidio all'Aiart è presto detto: ridicolizza con argomentazioni assolutamente logiche non solo la religione cattolica, ma in generale ogni superstizione, evidenziando il modo in cui ancora oggi (anno 2013 e sarà bene ricordarlo) molti di noi rinunciano a pensare con la propria testa, preferendo invece dare retta agli imbonitori che ci raccontano che il loro compito sulla terra è quello di parlare a nome di Dio (il papa su tutti). Ora, ammesso e non concesso che Dio esista (e io non ci credo proprio), quale bisogno avrebbe il Creatore di servirsi dei portavoce, essendo per sua natura (così ce lo descrivono) onnipotente e onnipresente? Secondo me lo sketch di Guzzanti andrebbe proiettato nelle scuole, se non altro per fornire una versione "altra" rispetto al lavaggio del cervello che in Italia viene praticato a ciascun individuo sin dai primi anni di vita dai preti, dalle suore e dagli insegnanti di religione, ma anche dai papà e dalle mamme che perpetuano acriticamente quei modelli di educazione che essi stessi hanno subìto e prima ancora i loro genitori, i nonni, i bisnonni, eccetera.

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