mercoledì 4 agosto 2010

Simple Minds


Sarà perché in fondo in fondo io non nutrivo grandi aspettative (e fino all'ultimo ho pensato di rinunciare dato che il cielo prometteva - e in parte ha mantenuto - pioggia), ma il concerto dei Simple Minds al Folkest di Spilimbergo mi è davvero piaciuto. Parliamo di quella che negli '80 è stata la mia band preferita e che però avevo abbandonato ormai da vent'anni deluso (e tradito) da una svolta musicale che non avevo gradito. Troppo pompati, troppo commerciali, troppo... inutili. Difficile pensare che quei Simple Minds lì fossero gli stessi che avevano prodotto una pietra miliare come "New Gold Dream", oppure il magnifico "Sparkle in the Rain" (il loro album che preferisco). Una delusione che mi sono trascinato dietro al concerto di ieri sera e che avrebbe potuto condizionare pesantemente il mio giudizio. Invece mi sono divertito molto più di quanto potessi prevedere, perché i nostri sul palco ci sanno stare e anche se la voce di Jim Kerr mi pare che un po' va e viene (al contrario di quella - straordinaria - della vocalist di colore) il mestiere alla fine conta, eccome. A proposito: vista l'età media del pubblico anche io, nonostante i miei quasi 43 anni, mi sentivo giovane.

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page