E la chiamano democrazia

La regola non scritta delle democrazie è che ciascun elettore vota il partito e il candidato che gli assomiglia di più (per idee, personalità, cultura, ecc.). Vince sempre la mediocrità - nel senso di colui che sta nel mezzo - e per capire dunque come sia messo un popolo spesso è sufficiente giudicare chi lo governa. Per questo all'estero ci prendono tutti per il culo (perfino nel Tagikistan, ho scoperto). Ma se la Lega Nord dei Bossi, Calderoli, Borghezio, Maroni, modello d'ignoranza e populismo, xenofobia e razzismo, è la grande trionfatrice delle ultime Regionali, è evidente che per noi italiani c'è ormai ben poca speranza. Non bastasse l'Umberto, ora dobbiamo sopportare pure il figlio Renzo, uno che è riuscito a farsi bocciare per tre volte all'esame di maturità in un paese come il nostro in cui una promozione non la si nega a nessuno. Quello che ha inventato (così narra la leggenda) il giochetto "Rimbalza lo straniero" su internet. Bossi junior ha incamerato 12.893 voti ed è il più giovane consigliere regionale mai eletto in Lombardia. Papà ha commentato: «Mio figlio è bravo. E' entrato in politica perché ha lavorato tanto, forse ha trovato la sua strada».
1 Commenti:
Non sono sorpreso dall'esito elettorale. Gli italiani sono diventati, dopo anni di lobotomizzazione televisiva, ignoranti, razzisti e soprattutto ipocriti. Ormai non mi stupisco più di nulla. E questa non è una bella cosa. Fossi più giovane prenderei armi e bagagli e me ne andrei all'estero. Domani.
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