Il Tg3 sotto assedio

Per vedere in Italia un telegiornale degno ancora di questo nome tocca rivolgersi al Tg3: è l'unico a trattare le notizie con una logica giornalistica e non di puro e semplice servilismo politico come gli altri due della Rai. Non parliamo poi di quelli Mediaset, scandalosi però non tanto quanto il Tg1 di Minzolini. Il Tg3 fa dunque un buonissimo lavoro e, non a caso, nel mirino del nostro premier c'è adesso proprio il direttore Antonio Di Bella, figlio dell'ex direttore (piduista) del Corriere della Sera, Franco Di Bella. Che lo facciano fuori è solo questione di giorni. Così come - restando su Rai3 - a rischiare il taglio sono pure le trasmissioni dell'innocuo ma evidentemente non abbastanza Fazio, della Dandini e della Gabanelli. Come se non bastasse il rincoglionimento di massa indotto dalla televisione di oggi, con tutti quei reality e i culi, le tette, le veline, i Lucignoli, merde umane come Fabrizio Corona o Lele Mora spacciate per modelli vincenti, vogliono ora toglierci anche quel poco che ci rimane d'intrattenimento "intelligente" (le virgolette valgono più che altro per la trasmissione di Fazio, conduttore/zerbino che personalmente non stimo...). Insomma, mala tempora currunt: speriamo di svegliarci in tempo da questo brutto, bruttissimo incubo. L'alternativa non mi/ci piacerebbe, credetemi. Puzza di fascio.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page