mercoledì 17 giugno 2009

La prova d'amore


Rubo l'ennesimo post al direttore di Repubblica, Vittorio Zucconi. E del resto: perché devo sforzarmi di scrivere delle cose se c'è qualcun altro che le spiega meglio di me?



Commovente edizione del TG1 delle ore 20, 16 giugno, del dopo udienza di papi al soglio dell’Imperatore d’Occidente, con descrizioni trionfali di un amore che si concreta nel nostro accettare tre residuati di Guantanamo e nel mandare un’armada di ben 500 soldati in più in Afghanistan a cercare di non farsi sparare addosso. E sarebbero queste le prove di quanto Obama ora apprezza Silvio? La sua prova d’amore sarebbe scaricarci tre presunti terroristi che gli americani non vogliono sul proprio territorio e accettare graziosamente 500 soldati italiani in ausilio ai suoi? Mi ha fatto tornare giovane, nei miei anni a Mosca quando il TG della sera’ Vremja, Radio Mosca e la Pravda raccontavano i viaggi all’estero di Leonid Brezhnev come apoteosi del grande leader sfoderando ogni millimetro di lingua. Osservate con attenzione l’espressione e l’atteggiamenti di Obama mentre un papi contratto e implorante si agita e si sbraccia per dirgli quanto speri di diventare suo amico. Obama lo guarda con il distacco freddo riservato a un commesso viaggiatore di enciclopedie che ha messo il piede nell’uscio e lo congeda con una pacca sulle spalle. Già questa foto, tratta da Sky TG24 (membro iscritto d’ufficio al Grande Complotto Globale Contro Papi), è eloquente nel “body language” del commesso viaggiatore che si sporge e del padrone di casa che si ritrae: ma chi è questo? Ma chi te c’ha mannato? Adesso vai caro, lasciami lavorare, che ho da fare.

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